VARIANTE ED ERRORE PER DEI QUATTRINI DI CARLO II

 
di  Tiziano Francesco Caronni
 
 

Si presentano due esemplari di quattrino coniati dalla zecca di Milano sotto il ducato di Carlo II Re di Spagna nel secondo periodo della sua reggenza dal 1675 al 1700. Il primo esemplare riporta una variante di legenda al dritto non catalogata mentre il secondo un’importante errore di coniazione.

Entrambe gli esemplari sono della tipologia catalogata dal Crippa al 14/B e dal CNI volume V ai numeri 135-140.

D/ CAROLVS•II•REX•H busto a destra

R/ MLNI | DVX | entro ghirlanda di lauro

Vediamo in dettaglio la variante del primo esemplare, dove la legenda del dritto invece che terminare con la H di HISPANIARVM termina con la lettera M.

Fig.1 collezione privata, g. 1,66 (ingrandimento)

D/ CAROLVS•II•REX M busto a destra

R/ MLNI | DVX | entro ghirlanda di lauro

Di questa variante è presente un esemplare, mal conservato, nelle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano e descritto nel volume(1) dedicato alla monetazione di Filippo IV e Carlo II.

L’esemplare, a causa forse della cattiva conservazione, viene descritto come possibile falsificazione coeva visto anche la legenda del rovescio non corretta (non completamente leggibile).

Altre considerazioni in merito alla variante presentata:

Nelle legende di tutti gli altri nominali coniati sotto Carlo II non si è riscontrato l’utilizzo della lettera M al posto della H.

La lettera M presente nella legenda del dritto ha le stesse forme di quella utilizzata nella legenda del rovescio.

In tutti i quattrini esaminati (ove la moneta non è tosata e le impronte sono chiare) tra REX e la H è sempre presente un punto, mentre nell’esemplare presentato il punto non è presente.

A mio parere il quattrino presentato, visto la buona conservazione che permette di eseguire un confronto con gli altri esemplari e il peso corretto, non è una falsificazione ma bensì un errore dell’addetto della zecca preposto ad approntare il conio.

Che ad oggi non sia frequente imbattersi in un quattrino con questa variante lo imputerei alla cattiva coniazione delle monete nel periodo finale della dominazione spagnola e dalla particolarità del tondello di forma quadrata.



Il secondo esemplare di quattrino presenta al rovescio il conio del dritto in incuso.

Fig.2 collezione privata, g. 1,62 (ingrandimento)

D/ CAROLVS•II•[R]EX•H Busto a destra

R/ conio del D/ in incuso


L’errore fu causato dalla svista dell’addetto della zecca al momento della coniazione, dove il quattrino precedentemente coniato rimase sul conio di incudine e quando venne messo il nuovo tondello per la battitura al rovescio rimase impresso nuovamente il conio del dritto in incuso.


NOTE

1 - La monetazione di Filippo IV d’ Asburgo e di Carlo II d’ Asburgo della Zecca di Milano nelle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano (1622-1698), pag. 78 numero 148. Riproduzione fotografica TAV. XLIII


BIBLIOGRAFIA

CNI V: Corpus Nummorum Italicorum. Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medioevali e moderne coniate in Italia o da Italiani in altri Paesi, V Lombardia (Milano), Roma 1914

CHIARAVALLE M. 1983, La zecca e le monete di Milano, Edizioni Mazzotta, Milano.

CRIPPA C. 1990, Le monete di Milano durante la dominazione spagnola Visconti dal 1535 al 1706, Milano

CRIPPA S., CRIPPA C. 1998, Le monete della Zecca di Milano nella collezione Pietro Verri, Milano

MARTINI 1997.  Rodolfo Martini – La monetazione di Filippo IV d’ Asburgo e di Carlo II d’ Asburgo della Zecca di Milano nelle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano (1622-1698), Civiche Raccolte Numismatiche di Milano, Milano 1997