REVISIONE DELLE PRIME RIBATTITURE DI MONETA AUREA MILANESE: DUE DUCATI DI FILIPPO MARIA VISCONTI

 

di Antonio Rimoldi

Non è evento sporadico - per il numismatico interessato alla monetazione milanese - esaminare ducati di Francesco I (1450 – 1466) e di Galeazzo Maria Sforza (1466 – 1476) con impronte deboli, confuse, disturbate da rilievi estranei all'impronta milanese. Quanto appena detto testimonia, in maniera più o meno evidente a seconda dei casi, la diffusa pratica di non approntare tondelli vergini per le coniazioni ma di ribattere monete forestiere, aventi valore inferiore di quella milanese [1].

La moneta oggetto della nostra attenzione, due ducati [2] di Filippo Maria Visconti (1412 – 1447) (Fig. 1), permettono inequivocabilmente di anticipare la datazione dell'inizio di tale pratica da parte della zecca di Milano grazie alle evidenti tracce di ribattitura. Per quanto concerne il valore della moneta riconiata rispetto a quello del ducato visconteo (equiparato come vedremo in seguito al ducato veneziano) ci vengono fornite preziose notizie dai seguenti documenti, pubblicati dal Motta [3]:

 

4 ottobre 1423 [4]

Si spendano ducatum pro sol. 53 cum dimedio imperìalium; florenum auri pro sold. 52; scutum auri pro sold. 56 cum dimedio; florenum de reno pro sold. 42 cum dimedio, et florenum regine pro sold. 36 cum dimedio.

 

23 maggio 1426 [5]

Item fiat crida.... quod omnes floreni auri facti ad stampum Ill.um. Dominorum Vicecomitum predecessorum prelibati domini nostri, et fiendi ad stampum prefati domini nostri debeant habere et habeant in universo territorio et dominio ipsius Domini illum eundem cursum, quem habent et habebunt Ducati Veneti et currere debeant et expendi et recipi eodem pretio quo current et expendentur dicti ducati Veneti.

 

7 giugno 1426 [6]

Ducatus venetus auri pro soldis quinquaginta septem.

Fioretti auri ut sint Januenses, fiorentini, Senenses, Bolognini et similes pro soldis quinquaginta sex.

Florenus de Rin pro sold. quadraginta quinque.

Florenus Regine pro sold. triginta novem.

Schuti auri pro sold. quinquaginta novem.

 

9 giugno 1427 [7]

Ducatus Mediolanensis et allij floreni sub signis Illustrissimorum dominorum semper recollende memorie proavi, genitoris germanique nostrorum expendantur et cursum habeant pro soldis quinquaginta tribus imperialim.

Floreni papales, januenses, fiorentini, boettiij, senenses, pixani, romani ac bononienses pro soldis quinquaginta duobus imper. pro quolibet. [...]


Fig. 1

Filippo Maria Visconti (III duca di Milano, 1412–1447),
Ducato, Au, g. 3,48, Ø 21 mm. (Coll. Privata).
(Riprodotta a misure doppie)
D/ Il Duca in armatura e con spada sguainata, a cavallo al
galoppo a destra. La corazza è ornata da una biscia e la
gualdrappa da due bisce.
+ FILIPV' M – ARIA A – NG – L'
R/ Scudetto con la biscia viscontea, sormontato da elmo
coronato e cimiero ornato da drago piumato con fanciullo
nelle fauci. Ai lati, le iniziali FI-MA sormontate da corona
ducale. Il tutto entro cornice con anelli agli angoli.
+ DVX – MED – IOLAN – I 3C'

Notiamo come il ducato sia costantemente valutato 1 soldo imperiale in più rispetto alle altre monete italiane auree, chiamate genericamente fioretti o floreni (indipendentemente dalla provenienza o meno dalla zecca fiorentina).

Descriviamo di seguito i due ducati oggetto del nostro studio, cercando inoltre di identificare con la maggior precisione possibile i rispettivi sotto-tipi.

Un attento esame dell'esemplare permette di individuare dei ritocchi nella parte superiore del campo del diritto (avvenuti con ogni probabilità per migliorare artificiosamente il profilo delle braccia del Duca) e la presenza lungo il bordo di tracce di montatura. Tutta la moneta presenta inoltre evidenti elementi di disturbo che intaccano l'eleganza del conio visconteo (Figg. 2, 3); si tratta di particolari del sotto-tipo ribattuto, che emergono soprattutto al rovescio.

Concentrandoci sui soli particolari ancora visibili della moneta ribattuta possiamo affermare con sicurezza che il sotto-tipo è costituito da un fiorino della zecca di Firenze, nello specifico trattasi dell'emissione con stemma Peruzzi (II semestre 1421) [8] (Fig. 4).

L'orientamento del diritto coincide con quello del conio visconteo, il rovescio del sotto-tipo è invece ruotato di 110° in senso antiorario rispetto all'asse dell'impronta milanese.

Fig. 2
Moneta ruotata per mettere in asse il sotto-tipo.

Fig. 3
Sotto-tipo evidenziato.

Fig. 4
Fiorino con stemma Peruzzi

(NAC asta 44, Milano 26.11.2007, lotto 504)
(Riprodotta a misure doppie)

Fig. 5
Filippo Maria Visconti (III duca di Milano, 1412–1447),
Ducato, Au, g. 3,48, Ø 21 mm. (Crippa Numismatica
asta Cronos 8, Milano primavera 2014, lotto 193).
(Riprodotta a misure doppie)
D/ Il Duca in armatura e con spada sguainata, a cavallo
al galoppo a destra. La corazza è ornata da una biscia e la
gualdrappa da due bisce.
+ FILIPV' M – ARIA AN – G – LV'
R/ Scudetto con la biscia viscontea, sormontato da elmo
coronato e cimiero ornato da drago piumato con fanciullo
nelle fauci. Ai lati, le iniziali FI-MA sormontate da
corona ducale. Il tutto entro cornice con anelli agli angoli.
+ DVX – MEDI OLAN – I 3C'

Fig. 6
Sotto-tipo evidenziato.

L’altro esemplare (Fig. 5) non presenta alcuna manomissione, unitamente alla quasi totale assenza di usura da circolazione le impronte risultano ben distinguibili. Sia al diritto che al rovescio troviamo tracce di archetti con ornati trilobati e rosette, al rovescio notiamo inoltre tracce di un disegno di forma rettangolare (Fig. 6). Il sotto-tipo è pertanto identificabile con un ducato (genovino) di Genova. Purtroppo, le legende del sotto-tipo risultano illeggibili e non ci permettono di fornire un'identificazione più precisa.


NOTE:

[1] Cfr. ad es. CRIPPA 1986, p. 155; TOFFANIN 2017, p. 42.

[2] CRIPPA 1986, p. 119, n. 1/B.

[3] MOTTA 1893.

[4] Ibidem, p. 233, doc. 118.

[5] Ibidem, p. 234, doc. 123.

[6] Ibidem, pp. 235-236, doc. 126.

[7] Ibidem, p. 236, doc. 127.
[8] CNI XII, p. 102, n. 717; Bernocchi 1975, n. 2359.


Bibliografia

 

Bernocchi M. 1975, Le monete della Repubblica Fiorentina, Vol. II – Corpus Nummorum Florentinorum, Firenze.

CNI V, Corpus Nummorum Italicorum. Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medioevali e moderne coniate in Italia o da italiani in altri Paesi, volume V Lombardia (Milano), Roma 1914.

CNI VII, Corpus Nummorum Italicorum. Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medioevali e moderne coniate in Italia o da Italiani in altri Paesi, volume VII Toscana (Firenze), Roma 1930.

Crippa C. 1986, Le Monete di Milano dai Visconti agli Sforza dal 1329 al 1535, Milano.

Crippa C., Crippa S. 1998, Le monete della zecca di Milano nella collezione Pietro Verri, Milano.

Day W. R. Jr., Matzke M., Saccocci A. 2016, Medieval European Coinage, Vol. 12, Italy I: Northern Italy, Cambridge.

Gnecchi F., Gnecchi E. 1884, Le monete di Milano da Carlo Magno a Vittorio Emanuele II, Milano.

Gnecchi F., Gnecchi E. 1894, Monete di Milano inedite, Supplemento all'opera: Le monete di Milano da Carlo Magno a Vittorio Emanuele II, Milano.

Motta E. 1893, Documenti visconteo-sforzeschi per la storia di Milano, in Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini 6 (1893), Milano.

Toffanin A. 2013, Monete Italiane Regionali: Milano, Pavia.

Toffanin A. 2017, Sotto sotto... si cela un tesoro numismatico. Analisi di un ducato in oro di Galeazzo Maria Sforza per Milano coniato sopra moneta "straniera", in Comunicazione – Bollettino della Società Numismatica Italiana anno XXX n. 70 (autunno 2017), Peccioli (PI).