di Tiziano Francesco Caronni e Giancarlo Mascher
Nelle emissioni coniate dalla zecca di Milano sotto il ducato di Filippo Maria Visconti, 1412 - 1447, il nominale in argento con più varianti censite è il grosso da 2 soldi.
Di questo nominale sono
state coniate tre tipologie iconograficamente differenti nel conio del diritto;
una tipologia con la biscia viscontea e due con lo stemma quadripartito con
all’interno l’aquila imperiale e la biscia viscontea, queste ultime due tipologie
differiscono tra loro per la presenza sopra lo stemma quadripartito della
corona ducale da cui
fuoriescono rami di palma e
olivo.
Si prende in esame la tipologia con i rami di palma e olivo che fuoriescono dalla corona, tipologia catalogata dal Crippa al 4. Nominale in argento dal titolo di 6 denari ed al taglio di 100 pezzi per marco (2,34 grammi). Si ipotizza sia stato coniato nel periodo finale della Signoria dopo il 1436[1].
Nel
grosso con i conii standard (Fig. 1), nel diritto i rami che fuoriescono dalla
corona interrompono la legenda, al rovescio la figura di S. Ambrogio seduto in
cattedra con lo staffile nella mano d. e il pastorale nella mano sinistra.
Questa tipologia è così catalogata: CNI al 104-108-112-113-117-119 e 128, Crippa 4, MIR 153/1 e BDN 32 esemplari dal 924 al 930, dal 932 al 948 e dal 950 al 953.
___________________________________________________________________________________________________________________________________
[1] Gianazza, Toffanin 2015, pag. 60
Filippo Maria Visconti (1412-1447),
D/ FILIPV’ MARI A.ANGLV’. .D.M.
R/ . . S.ABROSIV’ MEDIOLANI.
Di
questa tipologia è presente una variante di legenda al rovescio (Fig. 2) non
censita dove ad inizio legenda manca la lettera S e manca la lettera O in
AMBROSIV’
Fig. 2
Filippo Maria Visconti (1412-1447), Grosso da 2 soldi
Crippa 4 var., MIR 153/1 var., mm. 24, g. 2,23, Coll. Privata (Immagine ingrandita)
D/ FILIPV’ MARIA.ANGLV’. .D.M.
R/ .AMBRSIV’ MEDIOLAI.
Una prima variante catalogata (Fig. 3) differisce, nel conio del diritto, per le dimensioni dello stemma più piccolo (larghezza 8,5 mm. invece di 10 mm.) e i rami che fuoriescono dalla corona interrompendone sempre la legenda. Questa tipologia è catalogata dal MIR 153/3.
Fig. 3
Filippo Maria Visconti (1412-1447), Grosso da 2 soldi MIR 153/3, mm. 24, g. 2,21, Coll. Privata.
Asta Cronos 1 lotto 175. (Immagine ingrandita)
D/ FILIPV’ MARIA ANGLVS .D.M.
R/ S ABROSIV’ MEDIOLAI
La seconda variante censita presenta nel conio del diritto lo stemma piccolo e i rami che fuoriescono dalla corona non interrompono la legenda (Fig. 4).
La legenda a differenza delle due precedenti tipologie inizia in basso a sinistra.
Nella
legenda del rovescio come interpunzione sono stati utilizzati degli anelletti
al posto dei pallini.
Questa
tipologia è così catalogata: CNI 122, Crippa 5, MIR 153/2 e BDN 32 esemplari
931 e 949.
Fig. 4
Filippo Maria Visconti (1412-1447), Grosso da 2 soldi Crippa 5, MIR 153/2, mm. 24, g. 2,27, Coll. Privata.
Asta NAC 68 lotto 95. (Immagine ingrandita)
D/ .FILIPV’ MARIA ANGLV’.D.M.
R/ ° °S°ABROSIV’ MEDIOLAI
La variante inedita (Fig. 5)
di questo grosso è della tipologia standard per il conio del diritto con stemma
grande e rami che interrompono la legenda, la variante è nel conio del rovescio
dove la cattedra su cui il Santo è seduto manca degli elementi decorativi posti come braccioli (Fig. 6).
Fig. 5
Filippo Maria Visconti (1412-1447), Grosso da 2 soldi
mm. 24, g. 2,10, Coll. Privata.
(Immagine ingrandita)
D/ FILIPV’ MARIA.ANGVS. [.D.M.]
R/ .S ABROSIV’ MEDIOLANI.
Fig. 6
A sinistra il particolare della cattedra con gli elementi decorativi, sulla destra lo stesso particolare senza.
La mancanza degli elementi decorativi non è imputabile ad un problema durante la coniazione della moneta in quanto non si riscontrano salti di conio, ma bensì ad una dimenticanza da parte dell’addetto alla preparazione dei conii di inserirne i punzoni.
Bibliografia
CNI V: Corpus Nummorum Italicorum. Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medioevali e moderne coniate in Italia o da italiani in altri Paesi, volume V Lombardia (Milano), Roma 1914.
Chiaravalle M. 1983, La zecca e le monete di Milano, Milano.
Christie's, Monete e medaglie, Milano, 9-10 giugno 2003.
Crippa C. 1986, Le monete di Milano dai Visconti agli Sforza dal 1329 al 1535, Milano.
Crippa C., Crippa S. 1998, Le monete della zecca di Milano nella collezione Pietro Verri, Milano.
Crippa Numismatica, Asta Cronos 1, Milano, Primavera 2008.
Crippa Numismatica, Asta Cronos 6, Milano, Primavera 2012.
Crippa Numismatica, Asta Cronos 8, Milano, Primavera 2014.
BDN 32: Gianazza L., Toffanin A. 2015, La zecca di Milano. Filippo Maria Visconti (1412-1447) e la Repubblica Ambrosiana (1447-1450), “Bollettino di Numismatica Online. Materiali” 32, Roma.
Kunst und Munzen, Asta XXVI, Lugano, 13-14-15 maggio 1988.
Leu Numismatik AG, Auktion n.68: Italy, coins and medals from a private collection, Zurigo, 22 ottobre 1996.
Negrini Raffaele, Asta Pubblica n.28, Milano, 10 dicembre 2008.
Negrini Raffaele, Asta Pubblica n.34, Milano, 11 dicembre 2011.
Nummorum Auctiones S.A., IV Asta Pubblica: monete imperiali romane, monete bizantine, monete di Milano, Lugano, 16 giugno 1979.
Tevere Numismatica, Una collezione di monete di Milano, listino di inizio anni ’90.
MIR: Toffanin A. 2013, Monete Italiane Regionali. Milano, Pavia.
Ratto Rodolfo, Catalogo della collezione Guglielmo Grillo di Milano, Milano, 10 aprile 1905.
Ratto Rodolfo, Catalogo di una pregevole collezione di monete milanesi, Milano, 24 febbraio 1913.
Ratto Rodolfo, Catalogo di monete milanesi provenienti dalla collezione del fu Dottor On. Carlo Romussi, Milano, 8 febbraio 1915.
Ratto Mario 1959, Monete di zecche italiane medievali e moderne, Milano.
Ratto Mario 1963, Monete di zecche italiane, Milano.
Varesi Numismatica, Asta 31. Mediolanum, Pavia, 26 Ottobre 1999.
Varesi Numismatica, Asta 34. Pavia, 17-18 Ottobre 2000.
Varesi Numismatica, Asta 54. Collezione Este Milani, Pavia, 18-19 novembre 2009.
Potter W. J. W. 1958, The coinage of Milan,