DUE QUATTRINI TIPO “BISCIA CORONATA” DI FILIPPO IV

di Tiziano Francesco Caronni

 

In questo articolo presento due esemplari del quattrino al tipo “biscia coronata” coniati dalla zecca di Milano sotto il ducato di Filippo IV. Questa tipologia di quattrino (Crippa 28, MIR 377, CNI 190-202) fu l’ultima, in ordine temporale per Filippo IV, infatti al dritto il re viene rappresentato con i capelli lunghi, baffi e pizzo, quindi il busto utilizzato nell’ultimo periodo del suo Regno.

Il primo quattrino qui presentato può essere definito una curiosità; la coniazione delle legende al D/ e al R/ risultano molto particolari, ed ancora dopo molte supposizioni non chiare, almeno allo scrivente, quale sia stata la causa per ottenere le seguenti legende.

D/   PH] IOLANI IIII • REX • H -  Busto a destra.

R/   ILIPP • DIOLANI • DVX • ET • C • – Biscia  (la corona non è presente causa legenda)

Fig. 1 - Collezione privata, g. 1,93 -Ø 18 mm.

Le cause possibili come il salto di coniazione o coniazione su altra moneta non sono possibili; la prima è da escludere perché si hanno lettere del R/ nella legenda del D/ e viceversa, in un salto di coniazione o coniazione mossa i particolari fanno parte dello stesso conio e non mischiati. La seconda perché si dovrebbero avere parti di moneta in incuso. Rimarrà un mistero come l’addetto alla coniazione sia riuscita la “magia” di movimentare solo cinque lettere dal conio del dritto a quello del rovescio e viceversa.

Il secondo quattrino presenta al dritto una variante di legenda censita, dove il nome del sovrano è completo e non abbreviato come solitamente utilizzato nei nominali in mistura e rame.

D/  PHILIPPVS • IIII • REX • [H] - Busto a destra.

R/  MEDIOLANI • DVX [• ET •] C • – Biscia coronata

Fig. 2 - Collezione privata, g .1,59 - Ø 17 mm.

Dalle ricerche eseguite si riportano di seguito i pochi esemplari censiti: CNI V 202 (su 13 esemplari presenti nella Collezione Reale). 

CRNM 270 – N. Inventario M 988.3.196; proveniente dall’asta Kunst und Munzen XXVI, lotto 1899 (su 125 esemplari presenti nelle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano).

Dalla visione diretta di una cinquantina di quattrini, questa particolarità è presente nel solo esemplare qui descritto.

Dati questi numeri, a mio parere, la variante in oggetto è sicuramente rara e di difficile reperimento.

Questo articolo spero possa stimolare negli appassionati la ricerca di queste particolari varianti nelle proprie collezioni.


BIBLIOGRAFIA

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